Interruttori differenziali

Gli interruttori automatici differenziali utilizzati negli ambienti domestici assicurano un'efficace protezione contro i contatti indiretti, cioè con parti metalliche che normalmente non dovrebbero essere sotto tensione, e in certi casi anche contro i contatti diretti, cioè con parti normalmente sotto tensione. Risulta però chiaro dalla lettura delle norme che la funzione di protezione delle persone contro i contatti diretti e indiretti è una funzione ausiliaria che l'interruttore compie, in quanto l'impianto elettrico deve essere progettato ed eseguito in modo da salvaguardare l'incolumità delle persone principalmente mediante un adeguato impianto di terra. Le carcasse metalliche degli utilizzatori devono cioè essere collegate a un impianto di terra con valore di resistenza
di terra opportuno, in modo da evitare in ogni situazione tensioni di contatto superiori
a 50 V.

Gli interruttori differenziali (chiamati anche salvavita) possono essere corredati o meno di relè magnetotermici. Nel caso ne siano privi è corretta abitudine prevedere l'installazione anche di interruttori automatici o fusibili per predisporre una protezione dell'impianto contro le sovracorrenti e i cortocircuiti. L'interruttore differenziale componibile è normalmente utilizzato per la protezione di prese che alimentano piccoli elettrodomestici o come sezionatore di parti di impianto con specifiche caratteristiche (per esempio l'impianto di un bagno). Questo salvavita è sostanzialmente un interruttore automatico differenziale bipolare con rivelatore differenziale elettronico autoalimentato. L'apparecchio è provvisto anche del bimetallo per lo sgancio termico (sovraccarichi), mentre non è dotato dello specifico sganciatore per cortocircuiti.

 

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